Microsoft ha appena rilasciato nuove build Insider per Windows 11 — la versione 26120.6760 sul Beta Channel e la 26220.6760 sul Dev Channel — che introducono una serie di piccole ma pratiche funzionalità (tra cui un collegamento rapido per un test di velocità di rete direttamente dal taskbar) oltre a miglioramenti per Copilot, File Explorer e accessibilità, assieme a un lotto di correzioni mirate segnalate per gli Insider.
Negli ultimi mesi Microsoft ha consolidato una strategia di rilascio che usa il canale Insider per sperimentare esperienze focalizzate sull’adozione di Copilot, sull’on-device AI (Copilot+), e su modifiche graduali all’interfaccia e alle API di sistema. Le build 26120.xxxx (Beta) e 26220.xxxx (Dev) sono parte di questa famiglia e vengono distribuite come pacchetti cumulativi (KB) con funzionalità abilitate via server-side flags: ciò significa che non tutti gli Insider riceveranno le stesse esperienze nello stesso momento.
Questa checkpoint in particolare è associata al pacchetto KB5065793 (per la famiglia 26220/26120), e mette in primo piano tre direttrici principali:
Perché è utile:
Con il continuo afflusso di flight e pacchetti cumulativi, la cosa più prudente è controllare direttamente il proprio dispositivo in Settings > Windows Update per confermare che build e singoli feature flag siano effettivamente presenti, e consultare la documentazione Microsoft e i feed degli SDK per aggiornamenti su API e supporto driver.
Source: Plaffo Windows 11: Nuova build per gli Insider iscritti al canale Beta e Dev - Plaffo
Overview / Background
Negli ultimi mesi Microsoft ha consolidato una strategia di rilascio che usa il canale Insider per sperimentare esperienze focalizzate sull’adozione di Copilot, sull’on-device AI (Copilot+), e su modifiche graduali all’interfaccia e alle API di sistema. Le build 26120.xxxx (Beta) e 26220.xxxx (Dev) sono parte di questa famiglia e vengono distribuite come pacchetti cumulativi (KB) con funzionalità abilitate via server-side flags: ciò significa che non tutti gli Insider riceveranno le stesse esperienze nello stesso momento. Questa checkpoint in particolare è associata al pacchetto KB5065793 (per la famiglia 26220/26120), e mette in primo piano tre direttrici principali:
- strumenti di diagnostica rapida e accessibilità,
- integrazioni Copilot e discoverability per Microsoft 365 Copilot,
- API per sviluppatori per integrare servizi cloud in File Explorer Home.
Novità principali
Test di velocità di rete direttamente dal taskbar
Microsoft introduce un’opzione per eseguire rapidamente un test di velocità di rete a partire dal taskbar: il comando appare nel menu contestuale del’icona di rete nella system tray e come pulsante nella finestra delle Quick Settings Wi‑Fi/Cellular. L’azione apre il browser predefinito e lancia lo strumento di speed test web‑hosted (attualmente il widget di Bing/Speedtest), quindi si tratta di un launcher web, non di un motore di misurazione nativo integrato nel kernel o nello stack di rete locale. Questo rende il controllo immediato e comodo per verifiche rapide, ma limita l’uso in scenari offline o per diagnosi approfondite.Perché è utile:
- permette ad utenti e helpdesk di ottenere rapidamente una misura di download/upload/latency senza passaggi manuali;
- riduce la frizione rispetto al classico “apri browser → cerca speed test → avvia”.
- dipende da connettività HTTP verso i server del provider del test (quindi non funziona se la rete è completamente interrotta);
- i risultati possono variare in funzione del browser, dei server selezionati e del backend usato (ad esempio Ookla), perciò non sono equivalenti a misurazioni forensi ripetibili.
Microsoft 365 Copilot nel Get Started per dispositivi gestiti
Per dispositivi commerciali gestiti con sottoscrizione attiva a Microsoft 365, il flusso Get Started ora può mostrare una pagina dedicata a Microsoft 365 Copilot per facilitare l’onboarding dell’utente e l’accesso rapido alle funzioni chiave. È una mossa pensata per aumentare la visibilità di Copilot nelle organizzazioni, ma la visibilità è condizionata a licenze, policy di tenant e all’essere su dispositivi gestiti (Entra/Intune).File Explorer e nuove StorageProvider APIs
Microsoft segnala l’introduzione di StorageProvider APIs pensate per permettere ai provider cloud di integrarsi più profondamente con File Explorer Home — un passo che dovrebbe agevolare l’esposizione di file remoti e metadati direttamente nella Home. La nota dell’Insider annuncia documentazione per sviluppatori, ma la presenza effettiva di SDK/guide pubbliche aggiornate può variare: la classe Windows.Storage.StorageProvider esiste nell’API WinRT storica, ma non è sempre immediato riscontrare la nuova superficie API specifica per File Explorer Home nelle pagine ufficiali. Perciò, mentre l’intento è chiaro (aprire File Explorer agli storage cloud esterni), è consigliabile agli sviluppatori di verificare la documentation feed sul sito Microsoft Docs o il portale per sviluppatori per la documentazione live. Segnalo questa voce come verificata nelle note di volo ma con la richiesta di controllare l’SDK per dettagli di implementazione.Emoji 16.0: roll‑back temporaneo
Le note del rilascio segnalano che Emoji 16.0 viene temporaneamente disabilitata in questa build e tornerà in una futura release. Questo è coerente con i precedenti rollout progressivi degli emoji, dove rendering, pannello emoji e compatibilità con le app variano ed emergono regressioni che Microsoft preferisce correggere prima della riattivazione globale. Notizie esterne e osservazioni comunitarie confermano problemi di rendering parziale in alcune superfici (Edge, pannello emoji) nelle recenti release.Voice access: impostazione “Wait time before acting”
Per migliorare l’usabilità di Voice access, è stato introdotto un nuovo settaggio Wait time before acting che permette di regolare il ritardo tra il riconoscimento vocale e l’esecuzione del comando. Questa opzione è pensata per utenti con ritmi di parlato molto lenti o molto veloci e per migliorare l’accuratezza dei comandi vocali. Nei piani Microsoft questo è un affinamento importante per l’accessibilità e la flessibilità delle interazioni vocali.Correzioni importanti (fixes)
Le build includono una lista di correzioni distribuite progressivamente (alcune solo per Insiders con il toggle per “get the latest features” attivo, altre per tutti gli iscritti al canale Beta). Tra le più rilevanti:- Risolto un problema sottostante che impediva ad alcuni screen reader di leggere correttamente il contenuto dello schermo dopo certe flight precedenti. Questo è un fix cruciale per l’accessibilità.
- Click to Do (Preview): corretto un comportamento dove il comando poteva venire invocato inaspettatamente premendo WIN + P su Copilot+ PCs.
- Taskbar & System Tray: sistemato un bug per cui l’icona della batteria poteva mostrarsi fuori sync rispetto allo stato reale di ricarica (ad esempio indicare non in carica quando il dispositivo era invece collegato).
- File Explorer: risolto un problema di persistenza delle impostazioni di visualizzazione di una cartella (ordinamento, dimensione icone, Group By) che venivano applicate solo in base al percorso di navigazione specifico e non mantenute quando la stessa cartella veniva aperta da un’altra app (es. Downloads aperto dal browser).
- Lock and Login screens: la visualizzazione dei controlli multimediali nella lock screen è stata ripristinata per i casi dove non comparivano pur essendo in riproduzione contenuti.
- Windows Update: corretto un bug che impediva l’effettivo spegnimento dopo aver scelto “Update and shutdown”.
- Settings: risolti crash relativi all’accesso alle informazioni dei drive sotto Settings > System > Storage e allineato il testo segnaposto della casella di ricerca di Settings che poteva risultare allineato verticalmente in modo errato.
- Networking (fix per tutti in Beta): corretto il noto problema che poteva impedire la connessione a condivisioni SMB v1 su NetBIOS over TCP/IP (NetBT) dopo gli aggiornamenti di settembre; Microsoft aveva preso atto di questa regressione e la correzione è stata inserita nelle patch cumulative recenti. Questo è un punto particolarmente sensibile per ambienti con dispositivi legacy che ancora usano SMBv1.
- PIX (per sviluppatori): il problema che impediva la riproduzione di GPU captures in PIX su alcune versioni recenti dell’OS è stato affrontato con un rilascio PIX aggiornato. Gli sviluppatori che usano PIX sono invitati ad aggiornare lo strumento all’ultima versione.
Analisi critica: vantaggi reali e limiti pratici
Piccoli cambiamenti, grande somma di usabilità
Il pattern adottato da Microsoft è chiaro: rilasciare micro‑miglioramenti percepibili nell’uso quotidiano (speed test dal taskbar, discoverability di Copilot, modifiche a File Explorer) piuttosto che grandi rivoluzioni in un’unica release. Questo migliora l’esperienza per l’utente medio e riduce i tempi di validazione per le feature più rischiose. Le correzioni di qualità (screen reader, icona batteria, settings crash) hanno un impatto diretto sulla qualità percepita del sistema operativo.L’inganno della “integrazione nativa”
Se da un lato la presenza di un pulsante “Test internet speed” nel taskbar è pratica, è importante notare che la soluzione punta su un tool web (Bing speed test) e non su un motore di misurazione nativo. Ciò semplifica gli aggiornamenti e la manutenzione, ma porta con sé dipendenze (browser, diramazione verso terze parti) e potenziali preoccupazioni di privacy/telemetria — soprattutto in contesti gestiti dove gli amministratori vogliono controllare ogni flusso di rete.Copilot+ e frammentazione hardware
Molte delle funzionalità più ambiziose (fluid dictation, Studio Effects estesi, placeholder di ricerca più intelligenti su Copilot+ PC) sono hardware‑gated: disponibili principalmente su dispositivi certificati Copilot+ con NPU/acceleratori on‑device. Questo modello aumenta privacy e reattività, ma genera frammentazione dell’esperienza — due utenti con lo stesso build potrebbero avere feature differenti in base al dispositivo. Per le aziende significa testare su fleet eterogenee e aggiornare driver/firmware OEM per abilitare pienamente i vantaggi.API e integrazione cloud: opportunità per gli ISV, ma attenzione all’ecosistema
L’apertura con StorageProvider APIs è una buona notizia per i provider cloud che vogliono una presenza più integrata in File Explorer Home. Tuttavia, l’adozione richiederà documentazione chiara, sample SDK e policy per la privacy/telemetria quando i provider espongono file remoti nell’esperienza locale. Al momento la presenza nella nota di volo è confermata, ma la navigazione ai dettagli dell’API nelle pagine Microsoft Docs mostra risultati disparati: gli sviluppatori dovrebbero monitorare la documentazione ufficiale e i changelog SDK. Questa voce è verificata nelle note di volo ma richiede conferma tramite Docs/SDK.Rischi, privacy e considerazioni per IT
- Test di velocità via web: i test vengono eseguiti tramite richieste HTTP verso servizi esterni (Bing / Ookla). In ambienti con policy restrittive o proxy aziendali questo comportamento può creare necessità di eccezioni firewall o preoccupazioni per i log lato server. Gli amministratori dovrebbero valutare se permettere o bloccare il percorso.
- Dipendenza da rollout server-side: le feature controllate via flags amministrati da Microsoft possono complicare il troubleshooting e i piani di rollout aziendale, perché la presenza della funzione non dipende solo dal numero di build installate ma anche dalle entitlements e dallo stato del feature‑flag server‑side. Per piloti e roll‑out aziendali è fondamentale usare anelli di test isolati.
- Frammentazione Copilot+: dal punto di vista della gestione dispositivi, le feature Copilot+ richiederanno aggiornamenti firmware/driver e potenzialmente nuove immagini di provisioning per sfruttare NPU‑accelerazione. Le organizzazioni devono pianificare la compatibilità hardware prima di abilitare macro‑rollout.
- SMBv1: il fix al problema SMBv1 è importante, ma è anche un promemoria che l’uso di protocolli obsoleti come SMBv1 rimane un rischio di sicurezza; l’opzione migliore è migrare a SMBv2/3 quando possibile. Per scenari legacy, valutare workaround temporanei con cautela.
Consigli pratici per Insider, sviluppatori e IT
- Se sei un Insider curioso: abilita il toggle “get the latest updates as they are available” in Settings > Windows Update per aumentare la probabilità di vedere le feature graduali, ma usa macchine non‑critiche per testare.
- Se sei IT: mantieni la Release Preview o i canali stabili per i dispositivi di produzione; usa Dev/Beta solo in anelli di test. Documenta driver/firmware necessari per Copilot+ e verifica policy di rete per il nuovo collegamento allo speed test.
- Se sei sviluppatore cloud/file provider: monitora il portale Microsoft Docs per la disponibilità del nuovo StorageProvider API e iscriviti ai canali dev per sample/SDK; prepara procedure di provisioning e test per integrare metadata e thumbnails in File Explorer Home. Verificare regolarmente la documentazione ufficiale.
- Se usi PIX per GPU debugging: aggiorna PIX all’ultima release segnalata dal team per risolvere problemi di playback di GPU captures su OS recenti.
Conclusione
Le build 26120.6760 (Beta) e 26220.6760 (Dev) non rivoluzionano Windows 11, ma rappresentano un classico esempio dell’approccio incrementale che Microsoft sta adottando nel 2025: miglioramenti mirati all’usabilità quotidiana, integrazioni per Copilot e aperture per gli sviluppatori tramite nuove API, il tutto distribuito attraverso un meccanismo di rollout graduale fortemente dipendente da hardware, driver e licenze. Le novità più visibili — come il test di velocità lanciabile dal taskbar e la pagina Copilot nel Get Started — semplificano attività comuni; gli aggiustamenti sotto il cofano e le correzioni segnalate migliorano stabilità e accessibilità. Tuttavia, le limitazioni (web‑based speed test, frammentazione Copilot+, documentazione API non sempre immediatamente reperibile) richiedono attenzione da parte di amministratori e sviluppatori prima di intraprendere implementazioni su larga scala. Per chi testa le nuove build: usare dispositivi di prova, tenere aggiornati driver e strumenti (PIX, SDK) e verificare le impostazioni di rete e policy aziendali prima di abilitare indiscriminatamente le nuove funzioni.Con il continuo afflusso di flight e pacchetti cumulativi, la cosa più prudente è controllare direttamente il proprio dispositivo in Settings > Windows Update per confermare che build e singoli feature flag siano effettivamente presenti, e consultare la documentazione Microsoft e i feed degli SDK per aggiornamenti su API e supporto driver.
Source: Plaffo Windows 11: Nuova build per gli Insider iscritti al canale Beta e Dev - Plaffo